Dall’equilibrio vita-lavoro alla Qualità di Vita

Siamo abituati a chiamarlo equilibrio vita-lavoro e il problema nasce già qua.

Ragionare in modo dicotomico ci fa immaginare, da una parte, una persona che si gode la vita, dall’altra, un lavoratore che non vede l’ora di “staccare” per iniziare a vivere.

In un mondo siffatto abbiamo ben poco spazio di movimento e ci sentiamo costretti dagli obblighi contrattuali e dai nostri fardelli morali a vivere fuori dal lavoro la “vita vera”.

Così ci dimentichiamo che siamo Persone sempre, anche al lavoro, quando varchiamo la porta dell’ufficio o accendiamo il pc per lavorare da remoto: Persone con valori, obiettivi, priorità, sensibilità, modi di interpretare il mondo e di comportarci.

Per questo l’equilibrio non può essere raggiunto “pesando” due quantità – la Vita e il Lavoro – che sono differenti solo per finzione.

Piuttosto, dobbiamo imparare a fare spazio a tutte le cose che hanno valore per noi, in un dato momento di vita, dentro e fuori il lavoro.

 

 

Perché sembra così complicato raggiungere un equilibrio soddisfacente?

Fare ragionamenti lineari e quantitativi comporta una serie di errori nella ricerca dell’equilibrio, come:

 

  • Procrastinare

“Quando si verificherà…allora potrò…”

E poi quel momento non arriva mai, perché la perfezione che aspetti non esiste.

 

  • Cercare le cause

“La mole di lavoro non mi consente di…”

Se ti affidi agli agenti esterni una causa che ti impedisce di raggiungere i tuoi obiettivi la troverai sempre.

 

  • Confondere le tue priorità e le urgenze degli altri

“Io vorrei … ma devo fare… perché Tizio chiede…”

Consenti a Tizio di decidere per te. E dopo Tizio ci sarà Caio. Quindi o impari a fare una valutazione sulle tue priorità o ci sarà anche domani qualche urgenza altrui.

 

  • Focalizzarti sulla quantità di cose

“Ho troppe cose da fare e troppo poco tempo”.

Il fatto è che non puoi allungare le giornate, anche se le organizzi bene bene. Non puoi aumentare la quantità di tempo, ma puoi dare più Valore al tuo Tempo.

 

  • Contare solo sulle ferie per ricaricare le batterie

“Tiro avanti fino a…”

E arrivi distrutto alle vacanze, non riesci a godertele. Più che un equilibrio, metti in scena una corsa contro il tempo (quella rincorsa della “vita vera” di cui ti parlavo all’inizio dell’articolo).

 

Trattiamo le “cose della nostra vita” come problemi da risolvere.

Ma le “cose della nostra vita” non seguono le leggi causa-effetto e qualsiasi strategia mettiamo in campo per migliorarle deve tenere conto che le priorità potranno cambiare, perfino i nostri valori sono soggetti a trasformarsi, che potrebbe arrivarci una nuova richiesta esterna, che un imprevisto potrebbe rimescolare le carte della nostra organizzazione.

 

 

Come fare, quindi, per conciliare meglio la vita privata e il lavoro?

  • Esci dalla dicotomia e definisci quali sono valori e priorità in questo momento della tua vita.

Se valori e priorità cambiano nel tempo, non puoi dare per scontato di conoscerli. Chiediti attivamente quali sono oggi i tuoi.

 

  • Smetti di voler controllare tutto.

Non reggi il peso del mondo e non puoi controllarlo. Definisci cosa realmente puoi cambiare e cosa non dipende da te.

 

  • Invece di focalizzarti sulle richieste degli altri, focalizzati sulle tue reazioni a quelle richieste.

Le richieste esterne fanno parte delle cose del mondo che non puoi direttamente controllare. Ma puoi cambiare le tue reazioni a quelle richieste, per evitare di rimuginare e perdere tempo su cose che non puoi controllare.

 

  • Impara a dire di no.

I NO costruiscono il perimetro del tuo Essere tanto quanto i Sì. Ma dire NO può risultare più difficile.

 

  • Inizia oggi con la più piccola azione che ti viene in mente.

Cosa puoi fare oggi o in questa settimana che è importante per te? Definisci obiettivi realistici e sostenibili, per non continuare a procrastinare. Un piccolo passo oggi verso l’obiettivo è più gratificante e motivante che aspettare una magia domani.

 

 

In definitiva…

La soluzione migliore in assoluto non esiste. Esiste il migliore equilibrio per te oggi.

L’equilibrio che tanto cerchiamo somiglia più a

restare in piedi su una tavola da surf, godendoci la brezza e le onde inaspettate, facendo qualche caduta per imparare, migliorando lo stile e ricalibrando la nostra posizione in vista di obiettivi più o meno sfidanti,

che a

pesare su una bilancia due misure – la Vita e il Lavoro – che non dovrebbero essere contrapposte ma integrate, che non sono “pesi” fuori di noi ma “hanno un peso” dentro di noi.

 

La vita comprende anche il lavoro e quindi siamo Persone che – con obiettivi, priorità e valori soggettivi – guidano la propria Vita dentro e fuori il lavoro.

Per questo,

non chiamiamolo più “equilibrio vita-lavoro” ma

cerchiamo attivamente, costantemente

la Qualità nella nostra Vita.