Ti senti spesso stanco, svuotato o demotivato, anche se sulla carta hai un buon lavoro?
Forse il problema non sono solo i ritmi e le richieste. Forse ti manca qualcosa di più profondo: il senso.
In questo articolo vedremo:
- Cosa significa davvero sostenibilità lavorativa oggi.
- Perché il purpose è una leva strategica di benessere.
- Come capire se il tuo lavoro è ancora allineato con chi sei.
- Cosa puoi fare, a livello individuale e organizzativo.
Cosa vuol dire oggi “lavoro sostenibile”?
Fino a pochi anni fa, sostenibilità faceva rima con ambiente. Oggi è un concetto più ampio: include governance, impatto economico e benessere sociale e personale.
E proprio nella dimensione personale si gioca una partita fondamentale: il tuo lavoro ti rispecchia e ti rispetta?
Un lavoro può offrirti benefit, flessibilità, orari sani… ma se manca il senso, nel tempo diventa insostenibile. Non solo emotivamente. Anche in termini di lucidità, energia, motivazione.
Il purpose è la chiave per un lavoro sostenibile.
McKinsey Health Institute lo definisce uno dei “driver modificabili” del benessere. Quando manca, diminuiscono la motivazione, la produttività e persino la salute mentale.
Secondo le ricerche psicologiche:
- il senso di scopo alimenta la motivazione intrinseca (Deci & Ryan, Seligman);
- lo stato di flow che proviamo quando siamo completamente immersi in un’attività ci connette a ciò che ci appassiona e contribuisce al nostro benessere (Csikszentmihalyi);
- il benessere eudaimonico -legato alla soddisfazione personale e non soltanto al piacere immediato degli eventi- nasce quando ciò che facciamo è allineato a ciò che siamo (Waterman, Ryan, Deci).
Come capire se il tuo lavoro è (ancora) sostenibile
Fatti queste domande:
- Mi sento rappresentato da ciò che faccio ogni giorno?
- C’è almeno un elemento nel mio lavoro che considero significativo?
- Il mio tempo lavorativo rispecchia i miei valori?
- Riesco a trovare energia e lucidità o vivo nel costante esaurimento?
Se la risposta è “no” a molte di queste domande, potresti essere in una fase di disallineamento. Questo non significa necessariamente che devi cambiare lavoro, ma che hai bisogno di ristabilire un nuovo equilibrio.
Cosa puoi fare
- Non cercare soluzioni standard: chiediti cosa è importante per te, oggi.
- Esplora il tuo purpose personale: ciò che dà senso e direzione alle tue giornate.
- Rifletti sul tuo ruolo attuale: puoi modificarlo, riscriverlo, negoziarlo?
- Valuta un percorso di supporto psicologico, individuale o di gruppo, per fare chiarezza e rimettere a fuoco le tue priorità.
Se sei un’azienda: non puoi “iniettare senso” dall’esterno, ma puoi creare spazi di dialogo, riflessione e crescita. I laboratori di purpose sono uno strumento potente per questo.
Il benessere non è un lusso. È una leva strategica.
Il benessere mentale e lavorativo è un moltiplicatore di performance. Lo dice il World Economic Forum: investire sul benessere può generare trilioni di valore economico.
Ma soprattutto, è ciò che rende il lavoro sostenibile nel tempo.
Non basta “funzionare”: serve risuonare con l’ambiente in cui siamo inseriti.
Guarda qui se un percorso insieme può fare al caso tuo.
Percorso individuale Tempo di Benessere, per ritrovare motivazione ed energia nel lavoro.
Percorso di gruppo Equilibrio, per bilanciare più in generale la tua vita e trasformare i buoni propositi in azioni.
Laboratori aziendali sul benessere, per allineare il purpose individuale agli obiettivi aziendali.